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Copyright e fair use

WordPress.com è una piattaforma dedicata non tanto alla condivisione di file quanto alla pubblicazione, quindi capita spesso che materiali protetti da copyright vengano utilizzati all’interno di contenuti di natura cronachistica o giornalistica oppure che vengano trasformati in contenuti originali. Pertanto, prima di inviare un avviso DMCA, è importante verificare che le modalità di utilizzo del materiale in questione costituiscano un uso corretto (fair use) dello stesso. Ai sensi dell’articolo 512(f) del DMCA, chiunque dichiari falsamente e consapevolmente che determinati materiali o attività costituiscano una violazione è responsabile di:

…qualsiasi danno, inclusi i costi e le spese legali, subito dal presunto autore della violazione, nonché da qualsiasi titolare del copyright, licenziatario autorizzato del titolare del copyright o fornitore di servizi che subisce danni da tale falsa dichiarazione, a seguito della rimozione o della disabilitazione dell’accesso a tali materiali o attività sulla base della falsa dichiarazione, della sostituzione dei materiali rimossi o della rimozione della disabilitazione dell’accesso a tali materiali.

Tieni presente che WordPress.com potrebbe avvalersi del proprio diritto di riscuotere tali danni. In passato abbiamo avviato azioni legali nei confronti di titolari di copyright che hanno inviato avvisi DMCA fraudolenti e ci riserviamo il diritto di ricorrere a tale soluzione nel caso di avvisi che riteniamo illegittimi, inclusi eventuali avvisi DMCA aventi come oggetto l’utilizzo di contenuti protetti da copyright che riteniamo costituiscano un uso corretto. Il testo completo di due dei nostri casi è disponibile qui e qui. Inoltre, prima di inviare una richiesta di rimozione, hai l’obbligo di verificare che l’uso del materiale sia corretto ai sensi della sentenza Lenz v. Universal.

Cos’è il fair use?

Non esistono disposizioni legislative che definiscono il fair use in modo chiaro ed esaustivo. Ciononostante, il Copyright Act stabilisce quattro fattori che i giudici devono tenere in considerazione:

  1. Scopo e modalità dell’uso: perché e come viene utilizzato il materiale? In linea generale, utilizzare i contenuti per fornire critiche, commenti, notizie, insegnamenti, erudizioni o studi equivale a un uso corretto. Ciò detto, i materiali soggetti a una trasformazione, vale a dire tramite l’aggiunta di nuove espressioni, interpretazioni o informazioni, hanno più probabilità di rientrare nella definizione di fair use rispetto alle opere che vengono riprodotte in modo esatto. Inoltre, l’uso senza fini di lucro è preferito rispetto all’uso commerciale.
  2. Natura dell’opera protetta da copyright: il materiale originale è basato su fatti reali o è un’opera di finzione? È stato pubblicato oppure no? Le opere pubblicate basate su fatti reali sono meno protette, quindi è più probabile che il loro uso sia considerato corretto.
  3. Quantità e portata della porzione utilizzata in relazione all’opera protetta da copyright nel suo complesso: quanto materiale viene utilizzato? Se non sono stati utilizzati il “cuore” (la parte più memorabile o significativa) o la maggior parte di un’opera, è più probabile che l’uso venga considerato corretto.
  4. Effetti dell’uso sul mercato potenziale o sul valore dell’opera protetta da copyright: l’uso è destinato a un mercato/pubblico diverso? Se sì, è probabile che sia corretto. È importante tenere presente che, sebbene i contenuti critici o parodistici possano ridurre un mercato, il loro uso potrebbe essere considerato corretto a causa della natura trasformativa di tali opere. In altre parole, la critica di un prodotto che spinge le persone a smettere di acquistarlo non equivale a un effetto sul mercato dell’opera ai sensi della legge sul copyright.

Ecco alcune risorse per saperne di più sul fair use:

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